Il percorso ha trattato moltissimi temi, tutti strettamente legati alla attività di pizzeria e bar del Parco del Mulino: i ragazzi in un primo momento hanno trattato il tema del lavoro in generale, comprendendo le specifiche di un contratto fatto di impegno, diritti e doveri.
Grazie alla scheda descrittiva redatta dall’AIPD Nazionale abbiamo iniziato la costruzione di una identità lavorativa e di un curriculum per ogni ragazzo.
La Cooperativa ha, grazie al progetto “IO QUI LAVORO”, iniziato ad utilizzare in maniera continuativa una applicazione per tablet ON MY OWN AT WORK, fondamentale passo per dare struttura ed una linea comune a tantissime mansioni difficili da assimilare e ricordare.
Da subito è diventato un luogo di aggregazione e punto di riferimento per molte famiglie. I soci lavoratori svantaggiati e le persone diversamente abili che frequentano la struttura vennero da subito chiamati i “ragazzi” e tali sono rimasti nel gergo in uso.
L’obiettivo della Cooperativa, con il progetto di inserimento lavoro, è di riuscire a dare un RUOLO preciso e attivo all’interno di uno staff misto: ogni ragazzo deve, nel suo turno lavoro, raggiungere una autonomia di azioni e diventare un ingranaggio produttivo per l’azienda che lo assume.
Questo percorso, di non facile realizzazione, nel progetto IO QUI LAVORO, si è concretizzato nel tempo con la costruzione di un metodo che vede, sia il professionista (il pizzaiolo ) che l’educatrice lavorare insieme al fine di rendere il turno lavoro fonte dell’accrescimento della autostima personale e non momento lesivo per il ragazzo con svantaggio.
La Cooperativa sociale era nata e cominciava a crescere, realizzando progressivamente gli scopi sociali, nell’atto si stabilì: “esercitare attività culturali e professionali allo scopo di promuovere l’inserimento nella vita attiva, anche tramite l’addestramento professionale, di persone non-abili”.
Mentre andavano crescendo le abilità delle persone che erano inserite nelle attività lavorative della Cooperativa, nell’anno 2014 venne donata l’imbarcazione Cà Moro, che trasformata in ristorante, consentì di iniziare ad impiegare le persone diversamente abili come camerieri. Nell’estate dell’anno 2018, a seguito dell’installazione di un forno professionale, è stata inaugurata una pizzeria all’interno del salone polifunzionale, consentendo ad alcuni dei soci, persone non abili di trovare una nuova possibilità di lavoro.